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Il simbolismo biblico. Parte terza.: Il linguaggio dell'anima. (in Italian)
Franceschini, Massimo Giuseppe
Synopsis "Il simbolismo biblico. Parte terza.: Il linguaggio dell'anima. (in Italian)"
Il simbolismo nelle scritture ha lo scopo di stimolare lo studioso ad una meditazione più profonda ed una volta che il simbolo viene compreso, l'impatto che ne deriva sulla mente è come quello del sigillo di cera per suggellare un documento segreto: il contenuto è proprietà riservata della persona e può essere rivelato solo se la persona spontaneamente lo condivide. Per essere fluenti nel linguaggio dello Spirito uno deve essere fluente nel linguaggio del simbolismo. Se l'intelletto umano avesse il pieno potere, e lo ha, quando unito al fermo desiderio di conoscere, di esplorare l'universo simbolico scritturale delle scritture. Non solo troverebbe le risposte che cerca da millenni, ma sarebbe pure deliziato della poesia divina che vi è contenuta. Per molti dentro la chiesa, il simbolismo è un linguaggio morto. Le difficoltà di interpretazione e le barriere poste dal linguaggio scritturale hanno scoraggiato alcuni santi dal banchettare sulla parola ispirata. Ma coloro che sono affamati da questo cibo meraviglioso si sono volti alle scritture ed hanno cominciato a lottare per imparare il linguaggio della rivelazione. Questi ultimi hanno scoperto che, per essere fluenti nel linguaggio dello spirito, si deve prima essere fluenti nel linguaggio del simbolismo. I simboli sono il linguaggio dei sentimenti e come tali non ci si dovrebbe aspettare che ognuno li percepisca nello stesso modo. Come un bellissimo diamante intagliato, questo, prende la luce e la rinvia in molti modi diversi e disparati.